Qui il palco centrale non è particolarmente significativo, non è come quello del Teatro alla Scala di Milano o del San Carlo di Napoli. Il motivo è piuttosto semplice: ad Ascoli non vi era una famiglia regnante. Quindi questo posto tanto ambito spesso veniva assegnato al Comune. Per distinguersi dagli altri palchi sono stati inseriti due ovali con teste di Sibilla dipinte ad olio su legno. Le opere sono state attribuite a Biagio Miniera. Questo artista fu l’autore della decorazione pittorica del teatro collocato nella Sala della Vittoria. Ricordi? Te ne ho parlato pocanzi. Quello, oltre ad essere molto piccolo, rappresentava anche un costante elemento di pericolo. Interamente realizzato in legno, era collocato vicino alla segreteria e alla cancelleria comunale. Il rischio più grosso? Ovvio, che le fiammelle delle candele potessero sprigionare un incendio con conseguente perdita dei documenti attinenti alla città di Ascoli. Quindi già nel 1790 il governatore raccomandava al Comune di provvedere a un teatro meno pericoloso per la collettività. Chiedo venia! Forse mi sono dilungata troppo! Ho voluto riportarti ancora una volta questo particolare perché fu Biagio Miniera a dipingere il teatro ligneo, e non si esclude che questi due ovali siano ciò che resta della decorazione irrimediabilmente scomparsa.