La via salaria fra Arquata del Tronto e Mozzano

Colore sfondo lista: Oro #B5974B
Allineamento immagine di copertina: TOP

Il sistema stradale romano si estendeva lungo un territorio vastissimo. Percorrendo il mondo fino ad allora conosciuto, si diramava come una fitta ragnatela per oltre 53.000 miglia. 

Molti studiosi hanno affermato che non si trattava unicamente di un efficace mezzo di interscambio commerciale, ma era un fondamentale strumento di aggregazione territoriale e sociale. Rappresentava così il potere solido e capillare dell’Impero. Le vie consolari, chiamate anche viae publicae, erano delle arterie stradali che molto spesso dipartivano da Roma e prendevano il nome dal loro artefice oppure dalla località verso cui conducevano. Per quanto riguarda la Salaria, era così chiamata perché alludeva al traffico reatino-piceno del sale. Come le altre, anche questa via era scandita dalle cilindriche pietre miliari che indicavano in miglia la distanza da Roma.

Considerando il territorio di riferimento, è possibile immaginare un itinerario compreso fra Arquata del Tronto e Mozzano attraverso la via consolare Salaria alla scoperta di consuetudini e storie di vita intrecciate grazie a strutture di carattere socio-culturale. 

Il racconto della via Salaria inizia da qui.

Spostiamoci insieme ai piedi del suo settecentesco ponte

Via di passaggio, via di ristoro.

Luogo di taberne e osterie, tesori di briganti e reperti archeologici.

Qui incontriamo l'ultimo vero mugnaio e il suo opificio.

Il paese dei presepe.